La torre Marica è situata nel territorio di Isola del Liri in una posizione panoramica e strategica, all’estremità nord occidentale del Colle di San Sebastiano.
E’ probabile che il nome Marica, in riferimento ad una divinità italica e più nello specifico alla ninfa dell’acqua e delle paludi, sia riconducibile proprio all’abbondanza di acqua ed alla presenza di vaste paludi in tutta l’area, in epoca preromana.
La costruzione fu realizzata nell’XI secolo dai gastaldi di Sora, su commissione dei principi Longobardi di Benevento ed aveva una funzione di avvistamento. Di fatto, serviva a contrastare le invasioni dei Saraceni che si erano insediati presso la foce del Garigliano ed erano spesso autori di scorribande e saccheggi verso le zone interne dell’intero territorio.
La torre si trova in un’area di grandissimo pregio storico e naturalistico, nei pressi del luogo in cui è nato Cicerone ed alla confluenza dei fiumi Liri e Fibreno. Dallo spuntone roccioso posto a picco sul fiume Liri, è inoltre possibile ammirare la splendida Abbazia cistercense di San Domenico, risalente anch’essa all’XI secolo e le aree verdi dei parchi fluviali di Sora e di Isola.
Si possono anche individuare chiaramente diversi edifici che testimoniano della fiorente produzione di carta e lana negli ultimi secoli di storia economica locale.
Più in lontananza invece, verso est, lo sguardo risale lungo il fiume Fibreno e scorge la ferrovia che traccia il suo percorso nella vasta pianura circostante.
La torre misura 18 metri di circonferenza per 4,60 di diametro e 5,30 di altezza; presenta 6 aperture perfettamente rettangolari, con stipiti, architravi e soglie in pietra.
E’ caratterizzata inoltre, ad altezze diverse, anche da piccole feritoie irregolari.
Tutti i diritti riservati; testo Elena Bartolomucci; foto Domenico Bartolomucci; voce Laura De Ciantis